Obbligazioni Monte dei Paschi rischio: ecco quali sono le ultime novità e come funzionano

La banca MPS è uno degli istituti di credito che vengono seguito con maggiore attenzione (e forse anche con un po’ di scetticismo) da investitori e clienti. L’ultima emissione di obbligazioni Monte dei Paschi risale allo scorso settembre 2020: vediamo come ha reagito il mercato, come funzionano i titoli e quali sono le ultime novità sulla banca.

Le ultime novità su MPS

Per quanto riguarda le ultime novità sull’istituto i credito, ormai da qualche mese si parla di una possibile aggregazione di MPS con Unicredit, da molti indicata come l’unica realtà abbastanza solida e potente da potersi permettere un’operazione di questo tipo. In realtà, stando alle news più fresche, Unicredit non sarebbe disposta a fare da sola questo enorme sforzo, quindi si parla di una possibile divisione dello storico istituto senese tra più banche.

Oltre ad Unicredit, potrebbero quindi essere coinvolte Medio Credito Centrale, Banco BOM, BPER Banca e Poste Italiane. Uno scenario del genere verrebbe ben visto anche dal Tesoro, che in questo modo potrebbe raggiungere l’obiettivo di “liberarsi” della sua quota di capitale (cosa che, secondo gli accordi presi tre anni fa con la Commissione Europea, dovrebbe avvenire entro il 2021).

Obbligazioni Monte dei Paschi: tipologia, rischio e rendimento

Per quanto invece riguarda le obbligazioni Monte dei Paschi, la risposta del mercato all’ultima emissione è stata clamorosa. C’è stato infatti un grande interesse degli investitori istituzionali per il prestito obbligazionario da 300 milioni emesso lo scorso settembre. Si parla più precisamente di obbligazioni Tier2 a 10 anni, non rimborsabile per i primi cinque anni.

Si tratta di un tipo di obbligazione subordinata ad elevato rischio, perché in caso di grave insolvenza, la banca può decidere di sospendere il pagamento delle cedole. Proprio perché si tratta di un titolo rischioso, il rendimento è decisamente elevato: in partenza si parlava di un 9,00%, ma la grande domanda proveniente dagli investitori istituzionali ha permesso di abbassare il tasso ad un comunque interessante 8,5%.

Il prestito obbligazionario ha scadenza fissata al 10 settembre 2030; come detto, il titolo non è rimborsabile per i primi cinque anni, quindi la prima data utile per richiedere il rimborso è fissata per il 10 settembre 2025. Queste obbligazioni Monte dei Paschi al momento dell’emissione hanno ottenuto dei rating molto bassi: CCC+da Pitch (obbligazioni con garanzia di capitale ed interessi bassa nel lungo periodo), B low per DBRS e Caa 1 per Moody’s (scarsa qualità e rischio molto alto).

Redazione

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