Cos’è e come funziona la pensione anticipata

La pensione è un argomento che tocca tutti. Non riguarda solo chi ha raggiunto una certa soglia di età e si sta avvicinando al traguardo tanto agognato, ma anche i più giovani. Difatti, il versamento dei contributi durante l’attività lavorativa è un concetto con cui è bene familiarizzare da subito. Avere un quadro completo di ciò che si versa durante lo svolgimento delle proprie mansioni, in risposta a un regolare pagamento, è utile in futuro, ad esempio quando si parla di pensione anticipata (tema su cui vuole focalizzarsi il nostro articolo). Oggi, rispetto al passato, sono disponibili moltissimi strumenti che agevolano il lavoratore, come ad esempio il calcolo della pensione con Mia Pensione. Questo servizio aiuta ad azzerare il rischio di ricevere un importo pensionistico calcolato erroneamente ed è ideale per chi vuole certificare l’importo della propria pensione.

In questo articolo approfondiamo il tema della pensione e, nello specifico scopriamo cos’è e come funziona la pensione anticipata.

Cos’è la pensione anticipata

Prima di addentrarci in aspetti tecnici, è bene chiarire cosa si intende per “pensione anticipata”. Questa è il trattamento pensionistico che può essere erogato (laddove se ne posseggano i requisiti e indipendentemente dall’età anagrafica) nei confronti dei lavoratori che hanno un’iscrizione: all’assicurazione generale obbligatoria; alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (il termine autonomo identifica alcune categorie di lavoratori, ovvero artigiani, commercianti e coltivatori diretti); ai fondi sostitutivi o alla gestione separata dell’Inps-Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. In sintesi, attraverso l’uso di questo strumento la persona beneficiaria assume il diritto di uscire dal lavoro con un requisito di età inferiore rispetto a quello, invece, richiesto per il cosiddetto pensionamento di vecchiaia. Per chi volesse approfondire ancora più nel dettaglio l’argomento è bene specificare che la pensione anticipata è stata introdotta dall’art. 24 co. 10 del D.L. n. 201/2011 (legge Fornero di riforma del sistema previdenziale).

Chi sono i beneficiari

Abbiamo già chiarito, all’inizio del paragrafo precedente, l’iscrizione a cui deve attenersi il potenziale beneficiario della pensione anticipata; aggiungiamo che il beneficiario deve dimostrare di possedere il seguente requisito: 42 anni e 10 mesi di contribuzione (per gli uomini) e 41 anni e 10 mesi di retribuzione (per le donne). Come già accennato non è previsto un requisito anagrafico minimo. Fondamentale è sapere che fino al 31 dicembre 2026 al requisito contributivo non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita così come riscontrati dall’Istat.

Come richiedere la pensione anticipata

Analizziamo l’aspetto più pratico e interessante per chi ritiene di possedere i requisiti necessari per la pensione anticipata, ovvero comprendere quali sono i passaggi da seguire per richiedere la pensione anticipata. La prima cosa da fare è accertarsi di possedere uno Spid per accedere al portale web dell’Inps, la seconda è ricercare sul sito la sezione “Domanda di prestazioni pensionistiche: Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”. I successivi passaggi sono i seguenti: cliccare su “Nuova prestazione pensionistica” prima e poi su “Pensione anticipata”. Nel riquadro che appare il beneficiario dovrà confermare i suoi dati anagrafici (precompilati) e inserire le ulteriori informazioni richieste e riguardanti l’eventuale coniuge e la residenza. Si richiedono, successivamente, un ulteriore serie di informazioni più dettagliate come: il fondo o i fondi a carico dei quali il trattamento è liquidato e ai quali si è o iscritti o lo si è stato in passato; la data di cessazione dell’attività lavorativa; la data di decorrenza della pensione; se si  percepiscono altre pensioni a carico dello Stato o di enti italiani o esteri; i dati relativi ai propri redditi e a quelli del coniuge e, infine, i dati necessari per il pagamento della prestazione. Ultimata la procedura e inoltrata la domanda è possibile stampare e conservare la ricevuta di invio che include il numero di protocollo.

Redazione

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