Il grande mondo dei Social, ruota attorno a fotografie, a video e a dirette in videoconferenza. Oggi è assurdo che ci siano ancora tanti utenti che non sanno cosa siano le liberatorie fotografiche.
La legge della privacy tutela le persone, sia nella loro intimità, negli ambienti privati, ma anche la loro immagine. Usare una fotografia, che magari troviamo su Facebook o su Instagram, a scopi pubblicitari o per altri motivi, non è libera. Ci porta ad avere delle conseguenze legali realmente molo gravi.
Liberatorie fotografiche e riprese video, per eliminare i problemi d’immagine
Un qualsiasi utente, una persona fisica, ma anche stabili e aree pubbliche, devono avere una certificazione di libero utilizzo. Questo documento rappresenta delle liberatorie fotografiche o riprese video autorizzate.
Facciamo un esempio, altrimenti diventa difficile da capire perché esse sono assolutamente indispensabili. Un negozio di pelletteria, dove si producono dei borselli artigianali, decide di farsi pubblicità. Chiediamo ad un amico di fare delle foto indossano questi prodotti. Queste foto le usiamo poi postandole sui Social, facendo anche dei volantini promozionali oppure affiggendo la sua immagine su cartelli pubblicitari o insegne varie.
Cosa rischiamo? Ebbene questo amico può richiedere i diritti d’immagine, pagamento del lavoro fotografico effettuato e magari anche risarcimento per i danni alla sua persona. Infatti, questo soggetto, potrebbe dichiarare che non le piace il motivo per cui è stata usata la sua immagine.
Da un “favore” possono nascere dei problemi legali che richiedono risarcimenti da milionario.
Per evitare questi problemi, che nel 2019 hanno investito circa 267.000 piccoli imprenditori, basta semplicemente una liberatoria fotografica o video.
Tutelarsi a livello legale
I moduli delle liberatorie fotografiche e video si scaricano liberamente su internet. Possiamo anche fare delle modifiche in base alle nostre necessità.
In caso di un modello o modella che ha intenzione di ricevere dei capi di abbigliamento gratuiti, c’è una clausola da trascrivere. Infatti possiamo trascrivere sulla liberatoria video o fotografica, questo metodo di “pagamento”. Nel senso che il modello o modella ha deciso di avere questi capi al posto del denaro.
La clausola principale che deve essere trascritta nelle liberatorie fotografiche e video è quella di permettere di usare “liberamente” e senza vincoli le immagini dell’interessato.
Meglio se ci sia anche una clausola dove c’è scritto che il “fotografato”, con nome e cognome, non richiede diritti d’immagine anche in futuro. Praticamente cede del tutto i diritti per “quella foto o video” in modo libero e senza scopo di lucro.
Cosa prevedono questi “documenti”?
Su internet troviamo diversi moduli e liberatorie in base a quale sia lo scopo di utilizzo delle foto e dei video che possono essere utilizzate per pubblicità o per altri scopi.
In questi documenti ci devono essere presenti sia i contatti del modello o modella, la data del set fotografico e anche la firma del soggetto interessato.