I polimeri plastici sono materiali estremamente variegati e versatili, adatti a tantissime applicazioni e impieghi. Ciò è possibile per le caratteristiche intrinseche della plastica, ma anche grazie a processi di lavorazione come la termoformatura, un particolare procedimento industriale che permette di ottenere prototipi, stampi e prodotti finiti in modo rapido, efficiente e preciso.
La termoformatura è un metodo usato da molti anni, ma ha avuto una forte diffusione soprattutto con l’introduzione della tecnologia CNC (Computer Numerical Control) con lo sviluppo delle macchine a controllo numerico computerizzato, ossia in cui le operazioni sono gestite da un software. Oggi questo processo garantisce diversi vantaggi e vanta pochi limiti, per questo motivo viene spesso preferito rispetto ad alternative come lo stampaggio ad iniezione.
Come funziona la termoformatura della plastica
La termoformatura della plastica è un procedimento utilizzato in numerosi settori come l’industria automobilistica, il packaging alimentare e la realizzazione di complementi d’arredo. Questa tecnica consiste nella stampa a caldo di materie plastiche a partire da film o lastre secondo varie modalità: il procedimento del sottovuoto prevede che il materiale preriscaldato si adatti allo stampo tramite aspirazione, mentre con il metodo sottopressione si sfrutta l’elevata pressione esercitata dall’aria dall’esterno o da un controstampo.
Queste tecniche si impiegano per lo stampaggio di vari polimeri di materie plastiche, tra cui ABS (acrilonitrile butadiene stirene), PP (polipropilene), PE (polietilene) e PETG (polietilene tereftalato). La termoformatura è usata anche per la stampa di prodotti in PTFE (politetrafluoroetilene), un polimero plastico altamente resistente, flessibile e antiaderente che aziende come Unigasket utilizzano per la realizzazione di tubi in PTFE e altri componenti di qualità per applicazioni farmaceutiche, industriali ma anche automobilistiche.
Ad ogni modo, oltre ai tubi con la termoformatura si possono produrre numerosi oggetti di uso comune e industriale, tra cui blister, vassoi, vaschette per alimenti, componenti per elettrodomestici, contenitori, plafoniere e finiture interne per automobili. Rispetto allo stampaggio ad iniezione la termoformatura offre diversi pregi. Innanzitutto permette di partire da lastre e film di plastica invece di granuli, inoltre richiede un costo più basso per le attrezzature necessarie a realizzare questo procedimento come stampi e sistemi di taglio e sgrossatura.
Questa tecnica offre anche una maggiore flessibilità in confronto allo stampaggio ad iniezione, specialmente per le produzioni con un volume medio-basso e nelle lavorazioni che richiedono frequenti cambi di stampo. In più, grazie alle moderne tecnologie CNC è possibile ottenere un alto livello di precisione, con tolleranze dimensionali anche molto strette di appena pochi millimetri. Tuttavia, le due tecniche possono essere integrate nel sistema produttivo per realizzare prodotti finiti più definiti e omogenei.
I vantaggi della termoformatura dei polimeri plastici
Negli ultimi anni il mercato della termoformatura è cresciuto in maniera considerevole, con la diffusione di questa modalità di stampaggio a caldo delle materie plastiche grazie ai numerosi vantaggi che è in grado di offrire. Un beneficio molto apprezzato dalle aziende è l’ampia versatilità assicurata in termini di materiali e sistema produttivo, con la possibilità di usare la termoformatura con varie tipologie di polimeri plastici e la sua compatibilità con diversi metodi di produzione.
Si possono anche contenere i costi produttivi, una caratteristica che rende la termoformatura adatta anche a piccole produzioni in serie. Un altro vantaggio importante è la possibilità di utilizzarla con procedimenti automatizzati o manuali, infatti questo metodo si adatta sia alle macchine CNC che ai procedimenti che richiedono operazioni manuali. Bisogna considerare anche l’elevata libertà progettuale, infatti si possono modellare oggetti di ogni forma, comprese quelle più complesse e le sezioni in sottosquadro.
La termoformatura consente anche di ottenere prodotti con finiture superficiali di buona qualità, evitando nella maggior parte dei casi la necessità di effettuare interventi successivi e ulteriori aggiustamenti. Nel complesso, questa tecnica è indubbiamente vantaggiosa per rendere lo stampaggio di materie plastiche più veloce versatile e conveniente, benché con alcuni limiti che possono essere superati utilizzando macchine di ultima generazione, in grado di garantire una maggiore precisione e stampare anche oggetti di dimensioni notevoli.