La stufa a pellet è un apparecchio che per il suo funzionamento necessita dell’utilizzo del “pellet”, ovvero un combustibile necessario per la produzione del calore. Il pellet rappresenta una biomassa che si ottiene dal legno e che viene lavorata per poi essere pressata in piccoli pezzetti di legno compatti dalla forma cilindrica. Si considera un combustibile ecologico e naturale, una fonte di riscaldamento che non sporca e non inquina.
Per ottenere il pellet non serve abbattere alberi a meno che il consumo superi la quantità di scarti di lavorazione del legno. Il pellet per le stufe può essere acquistato in sacchi da 15 kg, possiede un’elevata resa termica e il residuo finale in ceneri è limitato.
Rispetto altri combustibili il suo prezzo varia a seconda delle stagioni. Più basso da maggio a luglio e più alto da agosto per poi normalizzarsi in inverno.
Costo della stufa a pellet
Le stufe a pellet in Italia hanno un costo che varia dai 575€ da 10 Kw, ideale per piccoli ambienti domestici ad oltre i 7mila euro per 120 Kw, progettate per riscaldare grandi spazi come capannoni, serre e magazzini. Quando si acquista una stufa a pellet è necessario verificare che i prodotti siano certificati a 4 stelle secondo i requisiti di emissione e rendimento.
I prezzi di mercato sono molto variabili ma è possibile risparmiare grazie a bonus e incentivi statali. I prezzi delle stufe a pellet possono dipendere:
- dalla tipologia della stufa: può variare a seconda che il modello sia ventilato, canalizzato o idro;
- del rendimento energetico: ovvero della quantità di energia che viene trasformata in calore;
- della qualità della stufa: ovvero della materia prima, della precisione nelle lavorazioni, della competenza dei tecnici produttori della stufa;
- dal grado di innovazione: che comprende gli aspetti tecnologici, la funzione crono per l’impostazione dell’accensione e dello spegnimento, l’ottimizzazione del processo di combustione.
- dal design: che sia minimal, retrò, moderno, ogni aspetto è personalizzabile e può fare lievitare il prezzo;
- dai rivestimenti: i più costosi sono la maiolica e la ceramica decorata;
- dagli accessori: il vano scaldavivande oppure il piccolo forno a legna.
La possibilità di accedere agli incentivi e alle detrazioni fiscali fa sì che anche i modelli più evoluti possano rientrare tra quelli appartenenti alle categorie che godono di incentivi fiscali. E’ possibile ottenere la detrazione fiscale del 50% per diversi modelli presenti sul mercato fino a un massimo del 65% di sconto sul prezzo della stufa.
Se i prezzi iniziali per l’acquisto e la manutenzione di una stufa a pellet possono scoraggiare, è bene che tu sappia che verranno tutti ammortizzati negli anni successivi all’acquisto. Questo perché il pellet è un combustibile tra i più economici sul mercato e perché si può accedere alle agevolazioni fiscali.