Numerazione note di credito: come si effettua e a cosa serve?

Riscuotere una fattura è sempre un momento piacevole per il creditore.

Le aziende o i professionisti che effettuano consulenza, devono dichiarare quanto percepiscono. Per richiedere il pagamento ai loro clienti emettono le fatture. Oggi ci sono anche le fatture elettroniche che sono obbligatorie per legge.

Tuttavia, quando ci sono poi degli errori, cosa capita? Ebbene qui nascono le note di credito o le note di addebito.

La fattura inviata è pagata, non può essere più cambiata. Tuttavia è possibile avere una nota di credito perché il denaro addebitato è più alto di quello fatturato.

La numerazione delle note di credito è un documento “attestante” di credito da riscuotere da parte del cliente. Ovviamente deve esserci un qualcosa di comprovante. La fattura precedentemente inviata ha un errore evidente che permette di far notare il pagamento ricevuto, ma anche quale dovesse essere il saldo da ricevere.

Al contrario, la nota di addebito, avviene con documenti attestanti, è il denaro che si deve al cliente perché ha pagato più del dovuto.

Nota di credito, quando è necessaria

La numerazione sulle note di credito avviene quando ci sono delle variazioni errate.

Semplicemente si richiede quando è stato calcolato un importo di pagamento errato, molto più basso del dovuto. In realtà gli errori più comuni sono anche:

  • Imponibile non corretto
  • Iva aumentata o errata
  • Sono applicati sconti non inerenti al lavoro eseguito
  • Ci si dimentica di aver fatto un prezzo diverso al cliente

Questi sono stati gli errori più comuni che poi hanno richiesto una variazione e una nota di credito immeditata.

Valore legale per la nota di credito

Al pari delle fatture, quando si parla di documenti per la riscossione di un credito, devono seguire un processo di identificazione del problema.

La variazione che avviene ha bisogno di una data di emissione e di una numerazione. Questo consente anche di avere dei controlli facilitati e ricordarsi esattamente quale fosse la fattura errata.

Oltre alla numerazione sulle note di credito deve essere presente anche l’intero importo di cui si è creditori e che non si è percepito. Questo riesce a semplificare i controlli dalle autorità competenti, ma si ha anche una buona contabilità fluida e senza intoppi.

Come per le fatture, la numerazione sulle note di credito deve essere inserita nei registri Iva o nel libro giornale. Solo cosi ha un valore legare ed è valido a fini fiscali.

Perché esiste la numerazione sulle note di credito

In caso di errata fattura, costerebbe molto di più fare la rettifica o l’annullamento della fattura stessa. Quando poi si sbagliano gli importi, è possibile che ci siano dei controlli, da parte delle autorità competenti, che possono poi avere delle sanzioni costose. Il tutto può essere semplicemente eliminato con una nota di credito.

Per essere legale, deve esistere una numerazione sulle note di credito che si rapporta comunque alla fattura o a un dato cliente. La numerazione sulle note di credito è indispensabile proprio per accelerare gli eventuali controlli e quindi sapere anche quale sia la contabilità esatta.

Redazione

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