Autocertificazione reddito zero: ecco a che cosa serve e quando compilarla

In Italia purtroppo è in costante aumento il numero delle persone che si trovano in difficoltà economica. Per fortuna lo Stato ha predisposto una serie di agevolazioni per dare a chi ha un reddito molto basso o nullo la possibilità di usufruire di determinati servizi. Per accedere a questi benefici a volte può essere necessario presentare un documento, detto autocertificazione reddito zero: vediamo quando può servire e come si compila.

A cosa serve l’autocertificazione reddito zero

L’autocertificazione è uno strumento molto importante, che si è diffuso sempre di più negli ultimi anni: il documento di fatto sostituisce un certificato rilasciato dalla Pubblica Amministrazione; ovviamente il cittadino che utilizza questa opzione si assume tutte le responsabilità penali e civili per quanto dichiarato nel documento. Il modello di autocertificazione reddito zero può tornare molto utile a quelle famiglie disagiate, che non avendo alcun reddito hanno il diritto di accedere ad una serie di agevolazioni. Ad esempio, il documento può servire per la richiesta del reddito di cittadinanza, della carta acquisti, del bonus per l’elettricità ed il gas, per la riduzione delle tasse dell’università, per l’ottenimento delle borse di studio o per gli sconti sulle utenze.

A chi si presenta il modello e come deve essere compilato

Già dai casi elencati nel paragrafo precedente si può capire che l’autocertificazione reddito zero può essere utilizzata sia nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni (comune, scuole, università, regioni, camere di commercio e così via) che nei rapporti con i gestori di servizi pubblici (come le Poste e le aziende che forniscono energia elettrica e gas). In linea di massima il modello dell’autocertificazione è composto da tre parti. La prima parte è quella in cui bisogna inserire le proprie generalità ed il proprio indirizzo; la seconda parte è il cuore del documento e consiste nella dichiarazione di reddito zero. Infine, nella terza parte vanno indicate le eventuali entrate di sostentamento di cui ha beneficiato il nucleo familiare nel corso dell’anno fiscale a cui si fa riferimento.

La parte relativa alla dichiarazione ricalca il tipico schema delle autocertificazioni, quindi si può scrivere una cosa simile:

il sottoscritto dichiara ai sensi degli articoli 46 e 47 del Decreto del Presidente della Repubblica 445/2000 e degli articoli 1 e 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 401/1998 e del Decreto Legislativo 109/98 e successive modificazioni ed integrazioni, di non aver percepito nessun reddito per sé e per gli altri componenti del nucleo familiare per l’anno fiscale…

Se l’autocertificazione non viene compilata e firmata davanti ad un pubblico ufficiale, quando si presenta il modello è necessario fornire anche una copia del proprio documento di identità.

Redazione

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