Produzione ed esportazione di formaggio 2018: situazione in Italia ed Europa

Il 2018 è stato un anno record per il formaggio italiano, da sempre uno dei simboli della cucina nostrana e uno dei maggiori rappresentanti del made in Italy culinario nel mondo, con un aumento complessivo delle esportazioni dell’8% rispetto al 2017. Tuttavia, nonostante l’ottimo risultato, l’Italia rimane ancora al 3° posto in Europa per quanto riguarda l’export di prodotti caseari, dietro Germania e Francia.

Il margine di miglioramento è quindi piuttosto elevato, basta pensare che il settore legato alla produzione di formaggio conta migliaia di lavoratori e centinaia di piccole e medie imprese, con un impatto considerevole sull’economia del nostro Paese. Vediamo nel dettaglio i numeri dei prodotti caseari in Italia e in Europa, i migliori formaggi realizzati nella penisola e quali le possibilità di sviluppo per le aziende del comparto.

Vendita e produzione di formaggio nel biennio 2017-2018

L’Istat e l’Eurostat monitorano costantemente tutti i settori economici all’interno dei Paesi UE, fornendo dati essenziali per capire la situazione della nostra economia, dei cari reparti e come si posiziona l’Italia all’interno del panorama europeo. Una delle eccellenze del nostro Paese è il formaggio, un alimento alla base dell’alimentazione di moltissime popolazioni in Europa e nel mondo, sia nella versione più economica, per preparare panini e insaporire altri piatti, sia in quella di altissima qualità, in cui l’Italia si contende il primato assoluto con la Francia.

Secondi gli ultimi rilevamenti dell’Eurostat, l’agenzia europea di statistica, nel 2017 il primato nella produzione di formaggio è stato della Germania, con oltre 2,2 milioni di tonnellate, seguita dalla Francia con 1,9 mln di tonnellate e dall’Italia con 1,3 mln. Complessivamente la produzione di prodotti caseari in Europa vede un mercato così suddiviso:

  • Germania 22%
  • Francia 19%
  • Italia 12%

La maggior parte delle esportazioni di formaggio rimangono all’interno della UE, mentre circa il 17% arriva negli Stati Uniti, 140 mila tonnellate, l’11% in Giappone, 95 mila tonnellate, il 7% in Svizzera, 60 mila tonnellate, il 5% in Corea del Sud e in Arabia Saudita, 45 mila tonnellate circa per entrambe. In Europa, per quanto possa sembrare incredibile, i formaggi italiani vanno soprattutto in Francia, che si aggiudica circa il 20% delle nostre esportazioni, seguita dalla Germania e dal Regno Unito.

Formaggi italiani: imprese e prodotti

Quello del formaggio, dei prodotti caseari in genere, è un settore estremamente rilevante per l’economia del nostro Paese, che interessa direttamente 1.350 caseifici, in aumento di 24 unità rispetto al 2016 e 82 aziende agricole, di cui oltre 800 si trovano al sud, circa 400 al nord e 112 al centro.

I formaggi italiani più venduti? Naturalmente tra i prodotti caseari più richiesti, soprattutto all’estero ma anche in Italia, ci sono il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, che da soli compongono oltre il 20% delle esportazioni totali. Tuttavia sono apprezzati e venduti diversi altri formaggi di alta qualità, in particolare prodotti a marchio controllato come IGP e DOP.

Tra questi ci sono la mozzarella di bufala campana, il provolone, l’asiago, il caciocavallo, il pecorino romano e il gorgonzola. Allo stesso tempo il made in Italy risente molto delle falsificazioni, specialmente di formaggi commercializzati con marchi fuorvianti, che riportano ad esempio bandiere e nomi italiani, pur non avendo nulla a che fare con gli ottimi formaggi realizzati nei caseifici del nostro Paese.

Tuttavia il settore sta vivendo un momento di forte crescita, con risultati stabili negli acquisti da parte dei consumatori italiani e in deciso aumento nel resto del mondo. Rimangono però ampi spazi per la diffusione dei formaggi italiani all’estero, soprattutto in mercati come gli USA, il Sudamerica, l’India e la Cina.

Per stimolare la domanda, soddisfacendo la richiesta di prodotti caseari al di fuori dei confini europei, servirà un maggiore impegno delle istituzioni, per appoggiare le piccole e medie imprese nella vendita all’esteri dei prodotti nostrani. Sicuramente servono investimenti, infrastrutture e campagne di sensibilizzazione, che valorizzino la qualità dei nostri formaggi aiutando le aziende a focalizzarsi sui prodotti di fascia alta.

Approfondimenti

Eurostat: produzione formaggi in Europa

CLAL: rapporto tra produzione ed export di formaggi italiani

Coldiretti: formaggi italiani all’estero

Redazione

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