Nel corso del 2013 è scattato l’obbligo di sottoscrizione di una polizza di responsabilità civile professionale anche per gli architetti. Nonostante siano passati più di otto anni dall’entrata in vigore del decreto che ha previsto questo obbligo, ci sono ancora molti dubbi in merito all’assicurazione professionale architetti: facciamo il punto della situazione per scoprire cosa copre e come può essere stipulata.
Chi deve stipulare e cosa copre l’assicurazione professionale architetti
Prima di tutto bisogna vedere chi è obbligato a sottoscrivere la polizza. Devono assicurarsi:
- il libero professionista;
- lo studio associato (l’assicurazione dello studio copre i soci ed i collaboratori per le attività svolte in nome e per conto dello studio stesso).
Una volta chiarito questo punto si può parlare della copertura: l’assicurazione professionale degli architetti protegge il patrimonio del professionista dai rischi professionali che si possono verificare nell’esercizio dell’attività. La copertura deve essere attiva nel momento in cui il professionista accetta un incarico: solo in questo modo può tutelarlo dai danni patrimoniali, dalla responsabilità civile contrattuale e dalle conseguenze di colpe lievi o gravi. L’assicurazione professionale degli architetti interviene anche per le colpe che n riguardano strettamente il professionista, ma anche i suoi dipendenti ed i collaboratori. Non c’è alcuna copertura, invece, nel caso in cui i danni causati nell’esercizio della professione siano dovute a colpe gravi dovute ad un illecito.
Caratteristiche della polizza, premio e stipulazione
Le polizze professionali possono prevedere un determinato periodo di retroattività: questo significa che la copertura è attiva anche per i fatti avvenuti prima della data di decorrenza dell’assicurazione, a patto che le richieste di risarcimento da parte del danneggiato vengano presentate durante il periodo di attività della polizza. L’inserimento della clausola di retroattività è una delle variabili che contribuiscono alla definizione del costo dell’assicurazione professionale degli architetti; il premio è determinato anche in base all’età del professionista, alla sua esperienza (intesa come anni di attività), al rischio che rappresenta il soggetto per la compagnia (in altre parole, il passato assicurativo del professionista), l’attivazione di clausole aggiuntive, il numero dei dipendenti, il volume d’affari, l’entità della franchigia e del massimale.
Gli architetti possono sottoscrivere la loro assicurazione professionale ricorrendo alle convenzioni che Inarcassa (l cassa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri e gli architetti liberi professionisti) ha stretto con i suoi partner assicurativi. In alternativa, il professionista può scegliere liberamente una delle polizze proposte sul mercato dalle varie compagnie. Come succede per altri tipi di assicurazione, prima di scegliere la polizza è necessario informarsi bene sulle sue caratteristiche e magari fare un confronto tra le diverse soluzioni disponibili. L’entità del premio è sicuramente un aspetto fondamentale, ma bisogna tenere conto anche di altri parametri per essere certi di avere una copertura adeguata alle proprie necessità.