Perché i medici possono sbagliare scelta della propria assicurazione professionale?

Rispetto ad altre categorie professionali come avvocati, notai, commercialisti, geometri, ingegneri e architetti, i medici hanno una percezione del rischio professionale che è differente e variabile nel corso della loro carriera. Mentre per le altre categorie la percezione del rischio è costante e proporzionale alla mole di lavoro, i medici hanno una percezione del rischio che dipende dal momento della loro carriera (basso quando sono in specialità, alto quando lavorano come liberi professionisti, di nuovo basso quando vengono assunti dall’SSN).

Ora vedremo qui di seguito come questa percezione del rischio sia errata e come questo sia legato al meccanismo del claims made con cui sono scritte le assicurazioni professionali per medici.

Claims made e loss occurrence

E’ importante per i medici di comprendere il funzionamento delle polizze “claims made” con cui sono fatte le polizze di rc professionale. Mentre le polizze “loss occurrence” (che si usano nell’auto, nelle polizze infortuni e nell’incendio per esempio) coprono i reclami presentati anche dopo la scadenza della polizza se l’evento assicurato si è verificato durante il periodo di copertura, le polizze “claims made” (usate nelle assicurazioni professionali) coprono solo i reclami presentati durante il periodo in cui la polizza è attiva.

Ciò può essere un problema per i medici che interrompono la loro attività, cessano l’attività in libera professione per entrare in un ospedale come dipendenti, cambiano specializzazione o smettono di esercitare completamente. È quindi importante per i medici assicurarsi di avere una copertura adeguata per la loro attività, tenendo conto non solo dell’attività che stanno svolgendo in quel momento, ma anche di quello che hanno fatto negli anni precedenti. Questo significa che la scelta della polizza dipende non solo dall’inquadramento professionale al momento della stipula, ma anche dalle attività svolte nei dieci anni precedenti.

Colpa grave o rc professionale?

I medici possono scegliere tra due tipologie di polizze: le assicurazioni di colpa grave e le polizze di responsabilità civile professionale.

Le prime coprono solo la responsabilità civile del medico in caso di rivalsa per colpa grave da parte della struttura sanitaria, mentre le seconde offrono una copertura più ampia, compresa la copertura delle richieste dirette da parte dei pazienti. Le polizze di colpa grave sono limitate ai professionisti dipendenti di strutture senza attività esterne, ma è importante considerare anche gli anni precedenti proprio perché le polizze funzionano in claims made. Ed è questo l’errore che spesso i medici compiono: non tengono conto di quanto fatto in precedenza, perchè magari erano già assicurati. Ma se la polizza precedente è scaduta, questa non coprirà più. E i pazienti hanno tempo diversi anni per far valere i propri diritti.

Gli effetti di un’errata percezione del rischio

Percezione del rischio e copertura assicurativa sono due aspetti strettamente correlati nella professione medica. Infatti, l’errore nella percezione del rischio da parte dei medici può comportare una scelta sbagliata nell’assicurazione professionale, con conseguenze disastrose per la loro carriera e reputazione professionale.

La scelta di una polizza assicurativa non adeguata può portare alla mancata copertura di richieste di risarcimento presentate dai pazienti. Ad esempio, la scelta di una polizza claims made che copre l’attività svolta solo nel periodo di validità della polizza, e la mancata rinnovazione della polizza dopo aver cessato l’attività, può causare la mancata copertura di qualsiasi reclamo presentato successivamente. In questo caso, il medico dovrà sostenere personalmente tutti i risarcimenti dovuti al paziente.

Inoltre, la scelta di una polizza inadeguata, come ad esempio una polizza di colpa grave per medici invece di una polizza di responsabilità civile professionale, può esporre il medico a gravi rischi finanziari. Infatti, la polizza di colpa grave copre solo i reclami di rivalsa dovuti alla responsabilità della struttura sanitaria, ma non copre le richieste dirette da parte dei pazienti. Se un paziente presenta un reclamo diretto contro il medico, la polizza di colpa grave non coprirà i risarcimenti dovuti.

Conclusioni

In conclusione, i medici devono comprendere l’importanza di valutare attentamente il proprio livello di rischio e di scegliere una polizza adeguata alle proprie esigenze professionali. È fondamentale informarsi sulla natura delle polizze claims made e assicurarsi di avere la copertura necessaria per eventuali richieste di risarcimento che potrebbero essere avanzate anche dopo la scadenza della polizza. La consapevolezza e l’attenta valutazione dei rischi assicurativi possono garantire la protezione finanziaria del medico e la tutela della qualità della cura offerta ai pazienti.

Redazione

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