Purtroppo quando ci si imbatte nel linguaggio tecnico spesso si fa fatica a comprendere appieno il significato dei termini. Quando si ha a che fare con un contratto di compravendita, ad esempio, ci si può imbattere in parole che possono avere un significato scontato, ma che in realtà rischiano di generare un po’ di confusione. In questa pagina cercheremo di capire chi sono il cedente ed il cessionario e vedremo qual è la differenza tra le due figure.
Significato di cedente e cessionario e differenza tra i due soggetti
Il contratto non è altro che un accordo tra due (o anche) più parti in merito alla costituzione, al regolamento ed all’estinzione di un rapporto giuridico patrimoniale: la compravendita ne è l’esempio perfetto. Secondo il Codice Civile, per poter essere valido, il contratto deve contenere una serie di elementi fondamentali, ovvero l’oggetto, la causa ed il contenuto dell’accordo, ma anche l’individuazione precisa delle parti coinvolte. E proprio qui entrano in gioco i termini cedente e cessionario: la radice della parola è la stessa, quindi chi non ha grande dimestichezza con il linguaggio tecnico potrebbe pensare che si tratti di sinonimi oppure potrebbe fare confusione invertendo i significati.
Per distinguere il ruolo di queste due figure all’interno di un contratto di compravendita bisogna fare attenzione al suffisso, ovvero alla seconda parte della parola:
- il suffisso “ente” viene utilizzato per indicare il soggetto che trasmette (cede) un diritto; in altre parole, questa parte è quella che dà;
- il suffisso “ario” viene utilizzato per indicare il soggetto che è destinatario del suddetto diritto, quindi quello che riceve.
I rapporti tra il cessionario ed il cedente (ma anche quelli con il ceduto, figura che compare nel caso in cui avvenga la cessione di un contratto già esistente) sono regolati dagli articoli 1408, 1409 e 1410 del Codice Civile.
Il ruolo delle due parti nella compravendita
Considerato quanto detto prima, in una compravendita il cedente è la parte che trasmette il suo diritto di proprietà (o eventuali diritti reali di godimento) ad un’altra parte: ad esempio, è la persona che vende la casa. Il cessionario è l’altra parte in causa, ovvero il soggetto che riceve il diritto trasmesso dal cedente: continuando l’esempio precedente, il cessionario è chi compra la casa. Sintetizzando e semplificando il tutto, il cedente è il venditore ed il cessionario è l’acquirente. Gli stessi suffissi si possono ritrovare in contratti di altro tipo: si pensi ad esempio al locatore ed al locatario nei contratti di locazione.