Conto deposito sicuro: ecco come richiederlo, i vantaggi e gli svantaggi

Non tutte le persone che investono sono disposte ad accettare lo stesso livello di rischio. Chi non ama particolarmente i pericoli è disposto ad accontentarsi di rendimenti molto contenuti, pur di avere maggiore sicurezza per il suo capitale. E sono tanti i prodotti che presentano queste caratteristiche: tra i più amati ci sono i conti deposito. Ma il conto deposito è sicuro davvero? Scopriamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo prodotti e vediamo come richiederlo e come gestirlo.

Perché il conto deposito è sicuro?

Il conto deposito è sicuro: quante volte abbiamo letto o sentito un’affermazione del genere? Effettivamente rispetto ad altre soluzioni presenta un livello di rischio molto basso. Il pericolo più concreto per chi sceglie un prodotto di questo tipo è rappresentato dal cosiddetto rischio di controparte, ovvero dall’eventualità che la banca presso cui è stato aperto il conto deposito possa fallire. È un’ipotesi abbastanza remota, ma visti i recenti precedenti è un aspetto che non si può trascurare. Per mettere ulteriormente al sicuro i titolari di conti ed altri prodotti bancari è stato istituito il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi che garantisce una copertura fino a 100.000 euro per ciascuno depositante. Chi ha intenzione di investire cifre più alte non deve fare altro che diversificare i suoi impieghi, aprendo più conti presso banche diverse, scegliendo con attenzione gli istituti di credito più solidi.

Vantaggi, svantaggi e apertura del conto

La sicurezza e la facilità di gestione sono senza dubbio i principali vantaggi dei conti deposito. Questi strumenti presentano però dei limiti importanti. Lo svantaggio più evidente riguarda il rendimento: i tassi di interesse proposti dalle banche sono davvero molto contenuti, soprattutto per chi opta per i conti svincolabili. I conti deposito, infatti, possono essere di due tipi:

  • vincolati, con le somme depositate che non possono essere sbloccate fino al raggiungimento della scadenza del vincolo;
  • liberi, con le somme che possono essere sbloccate in qualsiasi momento.

I conti vincolati offrono un rendimento maggiore, mentre quelli liberi offrono un tasso più contenuto, che nella maggior parte dei casi si annulla sulle somme che vengono sbloccate in anticipo.

È importante sottolineare che sugli interessi si paga la ritenuta del 26%; sul conto deposito grava anche l’imposta di bollo, ma molte banche hanno deciso di farsi carico di questa spesa. Un altro svantaggio è rappresentato dalla poche operazioni che si possono effettuare con il conto deposito: in pratica è possibile effettuare operazioni solo attraverso il conto corrente di appoggio. Per aprire un conto deposito è infatti necessario essere titolari di un conto corrente: l’attivazione può essere effettuata in filiale, ma sono sempre di più le banche che permettono ai loro clienti di aprire un conto deposito direttamente online. I documenti necessari sono la carta di identità, il codice fiscale e le coordinate di quello che sarà il conto corrente di appoggio.

Redazione

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