Cessione del quinto: guide su calcolo, rinnovo e rimborso quinto stipendio

Il mondo dei prestiti è vario e abbraccia diverse categorie di lavoratori (e, in alcuni casi, perfino i disoccupati). C’è, però, una tipologia che è molto conveniente, destinata ai lavoratori dipendenti. O, meglio, a una parte di essi. Si tratta della cosiddetta ‘cessione del quinto’.

Cos’è la cessione del quinto e a chi è rivolta

Fermo restando che ci sono vari approfondimenti al riguardo, ad esempio su Prestitimag.it diverse guide riguardanti il calcolo, rinnovo e rimborso della cessione del quinto (https://prestitimag.it/articoli-cessione-quinto/), qui ci limitiamo a darti le informazioni più importanti. La cessione del quinto è una formula di prestito che consiste del dare come rata mensile il 20% del proprio stipendio. Ciò significa due cose: che non c’è una somma fissa stabilita a priori – ma dipende dal reddito – e, poi, che bisogna essere necessariamente un lavoratore dipendente.

Il motivo? La rata viene trattenuta direttamente in busta paga, quindi non devi preoccuparti di fare alcun versamento. Occhio: la cessione del quinto è rivolta ai dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato e ai pensionati. Gli unici, in pratica, che ogni mese possono essere sicuri del loro salario. Se sei un lavoratore a tempo indeterminato nel settore privato, potresti vederti rifiutare la pratica perché non puoi garantire la sicurezza come fa un lavoratore statale.

Come si calcola la cessione del quinto

La cessione del quinto, almeno dal punto di vista concettuale, è molto facile da calcolare. È vero che, come dice il nome, bisogna togliere il 20% dello stipendio (appunto, un quinto) ma bisogna tenere in considerazione altre voci. Ad esempio, se prende tredicesima o quattordicesima. In quel caso non devi fare lo stipendio mensile per 12 ma per 13 (e, ovviamente, per quattordici se sono 14 le mensilità). Lo stipendio da prendere è quello netto, escludendo tutte le variabili come gli straordinari, gli assegni familiari e così via. Fatto questo, si divide quanto viene per 12 e, a sua volta, per 5. Esempio: se lo stipendio netto è 3000, si fa tremila per 13 (se ci sono 13 mensilità), poi quello che viene diviso 12 e, ancora il risultato diviso 5. La cifra finale è la rata che pagheresti ogni mese per la cessione del quinto.

Come e quando si rinnova la cessione del quinto

Per rinnovare la cessione del quinto, devono verificarsi alcune condizioni. In primis, che quella ‘nuova’ – per rinnovo si intende una nuova cessione del quinto – sia della durata massima consentita, quindi 120 mesi, e che sia il primo ‘lungo’. Inoltre, se il rinnovo della cessione del quinto è da 6 a 10 anni, si può richiedere solo se si sono saldate almeno il 40% delle rate precedenti (se sono 100 mesi, bisogna aver saldato almeno 40).

Cosa si intende per rimborso della cessione del quinto

Per rimborso della cessione del quinto si intende quando il consumatore vuole eliminare tutte le rate e, quindi, estinguere il debito in maniera precoce rispetto a quanto stabilito. Oppure, quando si vuole rinnovarla (e sul rinnovo ne abbiamo già parlato nel paragrafo precedente). Per rinnovare la cessione del quinto, è necessario che ci sia la polizza assicurativa, in modo da proteggere la banca qualora, per un qualsiasi motivo, non si riuscisse a saldare il prestito. Perché si parla di rimborso? Perché nel momento in cui si estingue il prestito, si ha diritto a ricevere indietro dei soldi. In particolare, si tratta del rimborso del premio assicurativo e delle varie commissioni.

Ovviamente, non tutto è rimborsabile, ad esempio delle spese di gestione. Ma, in ogni caso, qualcosa si risparmia. Per avere il rimborso della cessione del quinto, dovrai preparare alcuni documenti, a parte quelli classici come la carta di identità in corso di validità. Infatti, dovrai avere con te il contratto della cessione del quinto che hai firmato con la banca e la copia del prospetto di liquidazione di estinzione (o rinnovo, a seconda dei casi).

Porta con te anche la fotocopia del tuo codice fiscale.

Puoi effettuare la richiesta di cessione del quinto sia direttamente alla banca che all’azienda per cui lavori. I tempi non sono propriamente brevi e, nella migliore delle ipotesi, si tratta di aspettare da un mese a 90 giorni, a seconda dell’istituto di credito che ha commissionato il prestito. Al di là dei tempi burocratici, però, l’importante è rispettare tutte le procedure fin dall’inizio. Perché, come puoi immaginare, ogni minimo errore vuol dire perdere altro tempo. Ritardando, quindi, il rimborso della cessione del quinto.

Redazione

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