Commodities: le materie prime più interessanti su cui investire

Con il trading online è possibile investire nel mercato delle commodities, ovvero delle materie prime, un settore molto interessante e sempre più popolare fra i trader. Questi asset sono risorse strategiche, come il petrolio, l’oro e il caffè, il cui prezzo viene definito da una serie di fattori come la domanda e l’offerta, la scarsità, le royalties e le operazioni sul mercato secondario.

Nel trading è possibile investire sulle materie prime con i CFD, i contratti per differenza, strumenti derivati che consentono di aprire posizioni al rialzo e al ribasso. Di fatto non si acquistano le commodities, ma contratti il cui prezzo è basato sulla quotazione del sottostante, replicandone esattamente l’andamento. Vediamo quali sono le materie prima su cui investire da monitorare.

Caffè

Secondo il sito web Guidatradingonline.net, portale che si occupa di investimenti finanziari con guide, recensioni e approfondimenti specializzati, il trading del caffè occupa il terzo posto come volume di scambi nel settore delle commodities, dopo il petrolio e l’oro. Il suo punto di forza è il forte appeal e la diffusione su scala globale, trattandosi della bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua e il tè.

Il caffè inoltre viene adoperato anche per altri scopi, come integratori alimentari, prodotti per la cura del corpo oppure per aromatizzare altre bevande e alimenti. Per investire su questa materia prima bisogna considerare i fattori che influenzarne la quotazione, come i livelli produttivi di Brasile, Messico e Cina, la richiesta internazionale e il valore del dollaro, valuta usata per le negoziazioni.

Petrolio

Ovviamente il petrolio è la commodity più scambiata nel settore delle materie prime, ancora al centro del nostro sistema economico nonostante la svolta green e la nuova mobilità sostenibile. Anche il prezzo del petrolio, al pari del caffè, è caratterizzato dalla produzione, dalla richiesta e dalle prestazioni delle principali economie industrializzate, come Cina, Stati Uniti, India e Europa.

Tuttavia questa commodity richiede maggiore attenzione alla geopolitica, infatti è da sempre al centro di accordi internazionali, guerre, strategie politiche e rapporti commerciali tra grandi paesi. Da non sottovalutare è la quotazione del dollaro americano, valuta di riferimento per le operazioni di negoziazione, oltre all’aumento delle fonti rinnovabili e al prezzo dell’energia pulita, come il solare, l’eolico e il geotermico.

Oro

Considerato il bene rifugio per eccellenza, investimento protettivo al quale ricorrere durante le crisi finanziarie ed economiche, una delle materie prime da tenere sempre d’occhio è senz’altro l’oro. Naturalmente pesa ancora il fascino di questo metallo prezioso, icona del lusso e del potere, sebbene per un investitore ciò che conta è l’oscillazione del prezzo della commodity sul mercato.

Di norma se l’economia e la finanza vanno bene la quotazione scende, mentre al contrario quando si naviga in cattive acqua il valore sale poiché aumentano gli acquisti per tutelare il capitale. Nei momenti di tranquillità le sue oscillazioni sono minime, con un andamento abbastanza stabile, comunque è opportuno controllare le operazioni di alcuni paesi come la Cina e la Russia, i quali ultimamente stanno comprando grandi quantità di oro influenzano il valore sul mercato.

Rame

Nel settore dei metalli una delle materie prime più popolari è il rame, un materiale molto utilizzato in tantissime applicazioni di uso comune, come le linee elettriche, la produzione di utensili per la cucina e ovviamente l’elettronica. Il suo prezzo dipende dalla domanda e dall’offerta, dai livelli produttivi, dal valore del dollaro americano e dalle condizioni economiche, poiché in momenti di recessione il suo consumo scende e così la quotazione.

Il primo paese produttore di rame è il Cile, dove si trova una delle maggiori riserve del mondo, seguito dall’Indonesia, mentre l’acquirente principale è la Cina. L’aumento del consumo di metalli rari sta lasciando lentamente in secondo piano il rame, allo stesso modo di quanto avviene con le linee in fibra ottica, tuttavia rimarrà una materia prima strategica ancora a lungo.

Cacao

Quando si decide di fare trading sulle materie prime una commodity da non sottovalutare è il cacao, da considerare al pari del caffè trattandosi di un prodotto di largo consumo su base mondiale. In questo caso dobbiamo valutare non solo la richiesta internazionale e la produzione, ma anche i dati sui consumi interni delle principali economie mondiali e le condizioni meteorologiche, le quali possono ridurre le prestazioni dei raccolti e provocare una forte oscillazione del prezzo.

La zona produttiva più significativa è l’Africa Occidentale, in cui viene lavorato il 70% del cacao consumato nel mondo, mentre il resto della materia prima arriva dal Brasile e dall’Indonesia. Al contrario gli acquirenti sono soprattutto i paesi occidentali, in particolare Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone, con una domanda in crescita anche in Cina e un andamento legato al NYMEX di New York.

Redazione

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