OnlyFans in vendita per 8 miliardi di dollari: chi guadagna davvero?

OnlyFans, la piattaforma social caratterizzata dai colori bianco azzurro che ha rivoluzionato la creator economy, sembra essere vicina a un cambio epocale di proprietà.
Secondo le indiscrezioni riportate da Financial TimesRepubblica e Corriere, l’azienda madre Fenix International avrebbe, infatti, sarebbe in trattativa con un consorzio di investitori guidato da Forest Road Company, e punterebbe a una valutazione da 8 miliardi di dollari. Sul piatto ci sono due scenari: la vendita della società o il debutto sui mercati azionari. Al di là di quale direzione prenderà, rimane il fatto che il sito senza filtri morali ha compiuto un salto straordinario: da fenomeno marginale underground è diventato un colosso miliardario che fa notizia nel mondo della finanza.

Un colosso nato dal basso, ora nel mirino della finanza

Lanciato a Londra nel 2016, OnlyFans ha costruito la sua fortuna perché ha dato spazio a contenuti per adulti laddove altri social applicavano censure rigide. La formula è semplice: si paga un abbonamento mensile peer visionare i contenuti dei creator. ll modello economico destina quattro quinti degli introiti ai produttori di contenuti, lasciando un quinto nelle casse della società. I risultati finanziari sono vertiginosi: dall’incasso di 375 milioni di dollari del 2020, la società ha scalato fino ai 6 miliardi del 2024, conquistando 305 milioni di registrazioni e realizzando 658 milioni di utili prima delle imposte.

Leonid Radvinsky: l’uomo da un miliardo di dividendi

La scalata finanziaria porta la firma di Leonid Radvinsky, businessman ucraino-americano che dal controllo di OnlyFans ottenuto nel 2018 ha maturato dividendi milionari nei cinque anni successivi.
Per mantenere il controllo del sistema Radvinsky ha affidato la piattaforma a LR Fenix Trust, società che gli garantisce una doppia opzione: vendere subito o sbarcare in borsa.

Onlyfans: la promessa tradita dei guadagni facili

Guadagni facili? Non per tutti. Solo il 5% dei creator guadagna più di 24 dollari al mese. Una forbice impietosa, che mette in discussione la retorica dell’indipendenza economica promessa dalla piattaforma. Vuoi sapere quanto guadagnano davvero le modelle italiane su Onlyfans? Clicca qui, i dati sono forniti da una ricerca effettuata dallo staff di analisti di millionaireweb.it.

A guadagnare davvero sono senza dubbio i personaggi già noti al grande pubblico. La schiacciante maggioranza degli aspiranti influencer, tuttavia, realizza che OnlyFans è solo una chimera monetaria.

Perché gli investitori puntano a 8 miliardi

L’attuale proprietà mira a ottenere una valorizzazione da 8 miliardi poggiando su tre dinamiche vincenti: gli abbonamenti ricorrenti garantiscono flussi di entrate costanti e prevedibili, e la redditività operativa scala livelli eccezionali dato che mentre gli utenti creano materiale, la piattaforma si aggiudica sistematicamente la quota maggiore dei guadagni. D’altra parte, per il consorzio guidato da Forest Road Company, investire in OnlyFans significa comprare un flusso di denaro automatico, difficile da replicare.

Cosa si compra davvero chi entra nell’affare

Acquistando Onlyfans, non si compra solo una piattaforma, ma un intero ecosistema:

  • 300 milioni di utenti registrati.
  • migliaia di transazioni giornaliere.
  • un brand controverso ma inconfondibile.

E i rischi? Sono legati principalmente alla reputazione. OnlyFans, infatti, è legato al mercato dei contenuti per adulti, principalmente dunque a sfondo erotico e sessuale. Non solo: è una vetrina peer vendere altri servizi in privato, ragione per la quale è stato additato ripetutamente per alimentare il mondo della prostituzione: il segmento che l’ha resa ricca è lo stesso che tiene lontani alcuni investitori istituzionali e che espone la piattaforma a regolamentazioni future.

Le contraddizioni di un impero digitale

L’ecosistema digitale di OnlyFans ha insita una contraddizione macroscopica: la sua forza finanziaria è legata alla mancanza di censure, eppure i contenuti sessuali attualmente consentiti (e che hanno decretato il successo della piattaforma) potrebbero trasformarsi nel principale ostacolo in cado di approcci più restrittivi. Gli acquirenti oggi, dunque, acquistano una macchina di profitti, ma domani potrebbero assistere alla perdita del suo valore. E il rischio è reale, oltre che impossibile da sottovalutare.

Chi guadagna davvero?

Guardando i numeri la risposta è complessa:

  • guadagna Radvinsky, che esce miliardario dalla trattativa
  • gli investitori finanziari si aggiudicano una parte significativa dei ricavi sfruttando i privilegi connessi alla posizione monopolistica nel mercato.

E gli altri? Tra i creator, guadagnano solo i più noti, mentre i più restano schiacciati nella piramide della creator economy, spesso con introiti marginali e rischi personali elevati.

Olyfans: Un futuro sospeso tra Wall Street e regolatori

Se l’accordo con Forest Road Company dovesse andare in porto, OnlyFans diventerà l’ennesima creatura digitale trasformata da startup outsider a asset finanziario globale.
Se invece Onlyfans sceglierà la via della IPO, la piattaforma finirà sotto i riflettori dei mercati, e dovrà avere bilanci trasparenti e regole più severe.

In entrambi i casi, il destino dei creator non cambierà: il modello resterà lo stesso, con pochi vincitori e una base enorme di lavoratori invisibili.

Conclusioni

Otto miliardi di dollari per OnlyFans: una valutazione che fotografa perfettamente l’economia delle piattaforme online, dove il portale anti-censura garantisce rendimenti fuori scala ma alimenta simultaneamente la polarizzazione della ricchezza e del potere verso una minoranza privilegiata. La vera domanda non è chi comprerà OnlyFans, quindi, ma chi riuscirà a sopravvivere in una creator economy che continua a produrre illusioni più che emancipazione.

Redazione

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