I “dolorosi” pagamenti delle tasse, che ogni anno si devono pagare, sono compilati in base a determinate sigle chiamati: Codici tributo.
Per i nuovi contribuenti spesso si ha molta difficoltà a capire quali essi siano. Per fortuna, rivolgendosi ad un CAF oppure ad un commercialista, si ha la possibilità di avere dei moduli già compilati.
Tuttavia è bene sapere esattamente cosa si sta pagando. A questo punto è bene chiarire che i codici contribuito sono molti. Li suddividiamo anche in base alle aree di competenze, cioè agli enti di competenza.
Elementi identificativi nel modulo F24
Nel modulo F24, quello che identifica gli oneri che devono essere pagati dagli utenti, troviamo gli enti e istituti di riscossione.
Il primo è l’IRPEF, che ha i codici tributi numerati in:
- 4001, saldo da pagare
- 4033, acconto prima rata
- 4034, acconto seconda rata
Poi si cono le “sigle” di addizionale comunale IRPEF con:
- 3843, addizionale comunale
- 3857, interessi di pagamento
Questi codici tributo sono quelli più usati perché costituiscono una richiesta nazionale che deve essere versato all’IRPEF.
Quali sono i più ricorrenti
I privati si trovano a pagare ICI, TARSU e IMU, come riconosciamo queste voci? Come sapere se esse sono esatte? Non vengono trascritte a parole, perché questo aumenterebbe la richiesta di controlli e impiegati, per questo ci sono i codici tributi.
Per l’IMU troviamo:
- 3912, imposta municipale per prima abitazione
- 3914, imposta per i terreni
- 3916, onere per aree fabbricabili
- 3925, oneri per immobili classificati catastali
Per la Tarsu i codici sono diversi, troviamo:
- 3920, onere per lo smaltimento dei rifiuti
- 3921, interessi di tassa per lo smaltimento
- 3922, tariffa di gestione dei rifiuti
Per i pagamenti dell’ICI troviamo diverse numerazioni che sono:
- 3907, imposta sugli immobili con relative sanzioni
- 3940, tassa immobiliare
- 3941, ICI per terreni agricoli
- 3943, oneri per altri fabbricati
Controllando i moduli in F24 che ogni anno pagate, troverete sicuramente queste tipologie di sigle che permettono di identificate anche le spese da sostenere.
Codici tributo: come si usano
I codici tributo sono usati in modo da velocizzare i controlli da parte degli enti di riscossione.
Gli F24 sono completi sempre di queste sigle che vengono suddivise poi in base alle tasse che si devono versare e che cambiano da utente a utente. Ovviamente questo permette anche di avere un maggiore controllo, da parte degli utenti, di sapere cosa sta pagando e quale sia l’importo.